domenica 3 luglio 2011

A NAPOLI PARALIZZATA LA RICERCA STORICA

Consiglio Comunale di Napoli IV Commissione Permanente - Cultura
Alla Presidente Maria LORENZI.
Gent. Presidente, vorrei porre all’attenzione Sua e della Commissione tutta l’incresciosa situazione creatasi presso l’Archivio di Stato di Napoli. L’importante struttura è divenuta impraticabile per gli studiosi, cosa resa nota con il seguente avviso: "Si avvertono i Signori studiosi che per la non rispondenza alle norme di sicurezza previste dal D.Lgs 81/2008 dei locali nn. 10 - 29 e 174 - 175 sono sospesi dalla consultazione i seguenti fondi:… Segue un elenco di 33 fondi archivistici tra i quali si segnalano i processi politici e le carte del Gabinetto di Prefettura di Napoli in età fascista e nei primi anni della Repubblica, ai quali si aggiungono archivi privati (Carafa di Roccella, Medici Carmignano, Pignatelli Aragona Cortes) e altri importanti documenti. In sostanza, l’intera ricerca storiografica napoletana è sospesa: sono sospesi gli studi, le tesi di laurea, le ricerche per l’intero periodo borbonico, dell’unità d’Italia, dell’età liberale, delle due guerre, del fascismo, del secondo dopoguerra. Un’emergenza pari solo a quella dei rifiuti: entrambe attentano, infatti, all’identità, all’onore, alla credibilità della nostra Città. Entrambe le emergenze segnano, se non risolte, una pesante eredità per i nostri figli. E pensare che la suola storiografica di Napoli è tra le più vive e più significative a livello mondiale: da Galasso a Villani, da Lepre a Barbagallo, senza considerare tutti gli altri insigni docenti e ricercatori più o meno noti, hanno costruito un patrimonio che la nostra città non può dilapidare. La prego di voler acquisire all’odg dei lavori della Commissione da Lei presieduta l’analisi della situazione al fine di attivare ogni utile iniziativa per la soluzione del problema. Napoli, 4 luglio 2011 Distinti saluti.
Il Consigliere Salvatore Pace