mercoledì 1 gennaio 2014

Grande partecipazione alla Messa in suffragio di S.M. Francesco II



Anche molti giovani presenti nella chiesa di S. Ferdinando a Napoli per la Messa in suffragio di Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie. Una cerimonia molto sentita in una chiesa gremita e partecipe fino alla commozione: un altro segnale importante per la ricostruzione di verità storica e identità, obiettivi principali anche del 2014 per il Movimento Neoborbonico. Significativa la presenza di varie delegazioni del Movimento, da quella di Trieste a quella dell'Emilia Romagna guidata da Gennaro Pisco e Tiziana Coda che hanno testimoniato la solidarietà nazionale-napoletana in occasione delle recenti manifestazioni per la cosiddetta "terra dei fuochi" al Nord: durante la cerimonia è stata letta una lettera delle mamme dei bimbi scomparsi nella nostra regione mettendo in relazione il drammatico quadro attuale, le storiche incapacità delle attuali classi dirigenti e, all'opposto, l'amore per la nostra terra e per la nostra gente dimostrato da Francesco II, santo e Re... Allegata nota pubblicata su IL MATTINO 
con foto dell'evento.
NEL RICORDO DI S.M. FRANCESCO II DI BORBONE
Oltre 200 persone si sono raccolte sabato 28 dicembre nella chiesa di San Ferdinando, a Napoli, per la Messa in suffragio di S.M. Francesco II di Borbone-Due Sicilie nel 119/esimo anniversario della morte (27 dicembre 1894) organizzata dalla Fondazione Il Giglio e dal Movimento Neoborbonico. Il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, delegato per Napoli e la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha rivolto ai presenti il saluto di S.A.R. Il Principe Carlo di Borbone, il prof. Gennaro De Crescenzo ha ricordato i meriti di un grande sovrano, che aveva profetizzato, al momento della sua partenza da Gaeta, che ai napoletani non sarebbero restati “neanche gli occhi per piangere”. All’omelia Don Lino Silvestri, Rettore della chiesa di San Ferdinando, ha indicato in Francesco II un modello di Re cristiano, che seppe affrontare la fortuna avversa e la sofferenza dell’ esilio. L’ “Inno del Re” è stato cantato dal soprano Ellida Basso, accompagnata all’ organo dal maestro Giuseppe Di Stefano.